Il Moro

di Daphne Di Cinto

Vincitore del 1° premio: SEZIONE CORTOMETRAGGI

(Italia, 20′, 2021, v.o. it). Il figlio di una schiava africana e di Papa Clemente VII è erede della dinastia dei Medici e diventa il primo Duca di Firenze, nonostante le difficoltà delle sua famiglia ad accettarlo. Basato su una storia vera. Motivazione della giuria:

Per la capacità di raccontare il valore delle origini e dell’appartenenza attraverso la nostra storia, cioè quella di un’Italia che nel 1523 ha avuto un duca della Repubblica fiorentina nero, ovvero Alessandro de’ Medici detto Il Moro. L’importanza della rappresentazione aiuta a costruire il processo di identità, infatti come leggiamo nei primi istanti del cortometraggio ‘Chi ignora le proprie radici non può conoscere pace’. Merita inoltre una menzione di riguardo per lo stile registico preciso e consapevole e la colonna sonora che ci ha letteralmente trasportato dal passato al futuro”

TAM TAM Basket

di Mohamed Kenawi

Vincitore del 1° premio: SEZIONE DOCUMENTARI

(Qatar, 47’, 2021, v.o. it) Dal cuore della povertà, rovine e miseria di Castel Volturno, una piccola città vicino a Napoli, nacque un sogno: TamTam, una squadra locale di basket, composta interamente da giovani provenienti da famiglie migranti. Ciò nonostante, il sogno si scontra con “lo scoglio” delle leggi nazionali e di classe. I problemi, ma anche la squadra, vanno avanti e il sogno aspetta ancora la sua realizzazione e vittoria.

“Per aver acceso i riflettori sulle lacune dell’attuale legge sulla cittadinanza che penalizza i giovani nati o cresciuti in questo Paese per aver genitori stranieri, impendendo, tra le altre cose, la partecipazione allo sport agonistico. Un film intersezionale che da voce ai processi di integrazione possibili attraverso una squadra di basket, simbolo di una vibrante comunità multietnica, il cuore dell’Italia contemporanea”

IRREPROCHABLES

di Anaïs Lonkeu

Vincitore della MENZIONE SPECIALE Basso Sebino

(Francia, 2021, 17’), “Quando sei nero, devi lavorare il doppio degli altri, altrimenti sei invisibile”. Laura, una fan sfegatata di Harry Roselmack, assiste alla scomparsa del suo ospite tv preferito. Scomparirà anche lei se prenderà brutti voti a scuola?

«Per aver saputo rappresentare, attraverso l’irreprensibile ingenuità connaturata all’infanzia, una società ancora non impeccabile nel considerare, rappresentare e valorizzare le diversità che la caratterizzano.»

Connections

di Andrea Longhin

Premio del Pubblico

(Italia, 2021, 19’), Connections è un documentario che racconta la storia di Selin, ragazza turca di 25 anni emigrata in Italia con lo scopo di studiare cinema e arti visive. Una volta arrivata però, non tutto fila per il verso giusto, fatica ad adattarsi e in brevissimo tempo si ritrova isolata e senza un posto nel mondo. La solitudine e l’amarezza la fanno piombare in una depressione dalla quale non c’è via di scampo se non con l’aiuto di quattro ruote e una legno: lo skateboard. È grazie al suo continuo spingere sulla tavola che riuscirà a superare i limiti della lingua, della cultura e della malattia per trovare quello spazio tanto desiderato durante la sua partenza da casa.