“A.O.C. Appellation d’origine contrôlée”

di Samy Sidali

Vincitore del 1° premio: SEZIONE CORTOMETRAGGI

(Francia, 18′, 2021). Consigliati da un’amministrazione piena di buone intenzioni, Latefa e i suoi due bambini Walis e Ptissam francesizzano i loro nomi nel momento in cui ottengono la cittadinanza francese. Affrontano questa singolare prova con ironia e leggerezza, poco prima dell’inizio dell’anno scolastico.

“Amalgama con maestria ed efficacia diversi modi di fare cinema per presentare la tematica trattata con ironia e in modo diretto e credibile, evidenziandone contemporaneamente anche le caratteristiche assurde e meno scontate, con un’alternanza fra narrazione in stile documentaristico (o mockumentaristico, in questo caso) e momenti comici e surreali. Le ottime interpretazioni di tutto il cast rafforzano un lavoro di scrittura, regia e fotografia già di per sé di alto livello qualitativo. Così, il soggetto del film, l’ennesimo corto-circuito sociale che emerge dall’incontro/scontro di burocrazia amministrativa, società civile e individualità e co-esistenza nell’integrazione fra diverse culture, viene affrontato in
modo elaborato, non banale, ma anche con leggerezza e sensibilità. Un film originale, che diverte e fa riflettere, realizzato con grande esperienza e consapevolezza dell’arte di fare cinema

Maka

di Elia Moutamid

Vincitore del 1° premio: SEZIONE DOCUMENTARI

(Italia/USA, 52’, 2023, v.o. it) Maka presenta la vita di Geneviéve Makaping in Italia e il difficile viaggio di migrazione. Condividendo l’esperienza, come prima caporedattrice nera in Italia, Maka alza la voce contro la narrazione mediatica degli immigrati e offre un’analisi evocativa sul legame tra sessismo e razzismo in Italia. Questo affascinante documentario del regista marocchino nato in Italia Elia Moutamid, propone una toccante ricerca sulla migrazione, sull’identità e sull’appartenenza.

“Un documentario contemporaneo, nello stesso tempo locale ed universale. Un lavoro complesso tra archivi, etnografia e autobiografia, dove il regista è in grado di tenere a galla tutti i piani grazie ad una narrazione non scontata e alla semplicità di un messaggio portato con chiarezza. Apprezzabile e coraggioso il tentativo esplicito di ribaltare le regole del gioco anche nel cinema del reale: questa nostra Italia che ha più facce, esemplificata infine in lei, Geneviève, che ne porta in sé varie, con la città sullo sfondo, riflesso già di molte culture
in dialogo. Anche occasione di una sorta di dialogo interiore sull’identità che porta alla chiusura: “io sono tante cose, una donna dalle identità multiple!” “E voi? Vi siete mai sforzati di essere l’altro?”.

Cementerio de coches

di Miguel Ángel Olivares

Menzione Speciale dell’Università degli studi di Bergamo ``Inclusione della diversità``

(Spagna, 8’, 2023) Ruben e Asïr, due grandi amici, si incontrano tutti i pomeriggi per giocare a calcio in una discarica di automobili. Un giorno come un altro, Ruben aspetta il suo amico, ma scopre con sorpresa che è stato picchiato a causa del razzismo. Il sostegno incondizionato che Rubén offre ad Asïr riflette la più pura amicizia, anche se il peggio deve ancora venire.

“Per l’imponente forza comunicativa del racconto, che riesce a celare il dramma nell’integrità dell’amicizia fra i due bambini protagonisti. Per il riuscito stridente contrasto fra l’autenticità e la fresca delicatezza dei sentimenti dei piccoli e la violenza o l’amara rassegnazione degli adulti, sullo sfondo di un contesto degradato, disfatto, dove convivono il gioco e la paura. L’ingenua, istintiva, curiosa inclusione dei due piccoli risulta perdente, per ora, ma lascia una potente traccia di bellezza, forse di speranza, non circoscritta a quel cimitero di macchine”.

The Stupid Boy

di Phil Dunn

Vincitore della MENZIONE SPECIALE Basso Sebino

(Regno Unito, 2022, 13’), In una Londra attanagliata dal terrorismo suprematista bianco, due mondi si scontrano quando un adolescente neurodiverso incontra un uomo in missione suicida.

«Per avere dimostrato che, nelle varie forme della diversità, un abbraccio è capace di affrontare le difficoltà e cambiare il corso delle cose verso un… lieto fine»

A night of riots

di Andreas Sheittanis

Premio del Pubblico

(Cipro, 2022, 15’), Durante una rivolta nelle strade di Cipro, un uomo di origini arabe cerca riparo nella casa di una famiglia. Tuttavia, realizza presto che la sua vita è probabilmente più in pericolo dentro la casa piuttosto che fuori nelle strade con i manifestanti.

Tria: Del Sentimento di tradire

di Giulia Grandinetti

Premio alla Migliore Interpretazione

alle attrici Irene Casagrande, Anastasia Almo e Sofia Almo

(Italia, 2022, 17’), In una Roma distopica vige una legge che non consente alle famiglie immigrate di avere più di tre figli. Se è previsto un quarto deve nascere ma una di loro deve poi essere uccisa, dando priorità alle femmine per il sacrificio. Zoe, Iris e Clio sono tre sorelle, ma una di loro verrà presto uccisa.

“per aver restituito un’interpretazione intensa e vigorosa, complessa e inquieta, del sentimento del tradire e del sacrificio. Un racconto tragico e visionario che, attraverso le voci delle protagoniste, viene fuori in tutta la sua potenza, dimostrando la capacità delle tre interpreti di unire impegno e poesia. Il film, infatti, racconta il tradimento come una forma di protesta nei confronti della società, della famiglia, della natura stessa. E questa ribellione trova nelle tre attrici protagoniste il punto focale di un’opera che coniuga la bellezza formale con la profondità emotiva di un racconto sulla fragilità delle paure umane”